Si riparte-Buona stagione a tutti!
Inizia una nuova stagione sportiva che rappresenta per l’ associazione un punto di svolta importante.
Finalmente i nuovi spogliatoi e la sede sono in dirittura di arrivo. La passata stagione ha comportato per ragazzi, genitori, dirigenti e allenatori innumerevoli sacrifici e disagi. La dirigenza, e in particolare io personalmente, ringrazia veramente di cuore tutti quelli che, pur in considerazione delle temporanee difficoltà, hanno dimostrato attaccamento e spirito di appartenenza a questa società che, con le unghie e coi denti, ha raggiunto il suo obiettivo primario: la sua Identità. Credetemi, non è stata una cosa semplice trovare tempo ed energie da dedicare alla realizzazione di questo “sogno” ed inevitabilmente i rapporti interpersonali e di gestione corrente ne hanno risentito.
Alla festa di fine stagione mi sono permesso di richiamare tutti all’ unità e a quello che io chiamo “spirito di quartiere”, perché questo è ciò che in questo momento di transizione ha bisogno l’ Associazione.
Purtroppo i fatti stanno andando nella direzione opposta. Il comportamento del Trambileno che in modo scorretto e del tutto arbitrario ha disatteso degli accordi presi due anni orsono con una stretta di mano tra presidenti e gli “aut-aut” posti nei confronti degli allenatori da parte di alcuni genitori hanno messo in seria difficoltà l’ allestimento delle squadre giovanissimi ed allievi. Non ultimo le accuse di scorrettezza nell’ effettuazione dei tesseramenti definitivi dei giovani, prassi consolidata da parte di qualsiasi società, sia per snellire la gestione delle pratiche successive, sia per il raggiungimento degli scopi sociali dell’ associazione: il proprio organico giocatori, unico bene per continuare ad esistere ed ottenuto dopo anni di sacrifici economici ed organizzativi (la quota di iscrizione non copre nemmeno il costo del vestiario!!).
Se ciò non è compreso e condiviso, a fronte di tali pesanti accuse, meglio soprassedere e, come si dice in gergo, “svincolare”, così i frutti del nostro impegno e lavoro li godranno altre società , che con scaltrezza e disonestà promettono mari e monti e fulgide carriere sportive, ma …..ricordate che queste applicheranno rigide suddivisioni di merito. (élite, A, B, C………).
Infine un consiglio a tutti i genitori. L’ allenatore nel bene e nel male rappresenta una figura, grazie alla quale, i vostri ragazzi, imparano a crescere e si abituano allo “stare in gruppo” e a relazionarsi con figure autorevoli; quando saranno uomini, questo sarà all’ordine del giorno, nel difficile compito della vita. (Un professore, un capo ufficio, un capo reparto, etc…..). Ai vostri figli chiederanno impegno, studio, sacrificio, condivisione degli obiettivi, risultati di produzione, etc. Così è la vita, nessuno ti spiana la strada e ti regala un diploma, una laurea, un lavoro, successo e ricchezza. Bene, questi personaggi i vostri ragazzi non potranno sceglierseli a piacimento o voi sceglierli per lui, ma dovranno imparare a conviverci, accettandone pregi e difetti, imparando a collaborare, interloquire e soprattutto a dare per ricevere, non gettando mai la spugna nell’ angolo.
La volontà di allestire queste due squadre c’è, e sarebbe bellissimo vederle giocare, magari in notturna al “Prà delle Monaghe” con una bella spaghettata finale e commenti post partita, sul terrazzo della nuova sede. Se così non fosse, ripartiremo dai nostri magici primi calci e pulcini con la convinzione però che ora abbiamo un forte alleato in più: LA NOSTRA NUOVA SEDE!!!
Buona stagione a tutti.
Il presidente
Luca Leonardi
Inizia una nuova stagione sportiva che rappresenta per l’ associazione un punto di svolta importante.
Finalmente i nuovi spogliatoi e la sede sono in dirittura di arrivo. La passata stagione ha comportato per ragazzi, genitori, dirigenti e allenatori innumerevoli sacrifici e disagi. La dirigenza, e in particolare io personalmente, ringrazia veramente di cuore tutti quelli che, pur in considerazione delle temporanee difficoltà, hanno dimostrato attaccamento e spirito di appartenenza a questa società che, con le unghie e coi denti, ha raggiunto il suo obiettivo primario: la sua Identità. Credetemi, non è stata una cosa semplice trovare tempo ed energie da dedicare alla realizzazione di questo “sogno” ed inevitabilmente i rapporti interpersonali e di gestione corrente ne hanno risentito.
Alla festa di fine stagione mi sono permesso di richiamare tutti all’ unità e a quello che io chiamo “spirito di quartiere”, perché questo è ciò che in questo momento di transizione ha bisogno l’ Associazione.
Purtroppo i fatti stanno andando nella direzione opposta. Il comportamento del Trambileno che in modo scorretto e del tutto arbitrario ha disatteso degli accordi presi due anni orsono con una stretta di mano tra presidenti e gli “aut-aut” posti nei confronti degli allenatori da parte di alcuni genitori hanno messo in seria difficoltà l’ allestimento delle squadre giovanissimi ed allievi. Non ultimo le accuse di scorrettezza nell’ effettuazione dei tesseramenti definitivi dei giovani, prassi consolidata da parte di qualsiasi società, sia per snellire la gestione delle pratiche successive, sia per il raggiungimento degli scopi sociali dell’ associazione: il proprio organico giocatori, unico bene per continuare ad esistere ed ottenuto dopo anni di sacrifici economici ed organizzativi (la quota di iscrizione non copre nemmeno il costo del vestiario!!).
Se ciò non è compreso e condiviso, a fronte di tali pesanti accuse, meglio soprassedere e, come si dice in gergo, “svincolare”, così i frutti del nostro impegno e lavoro li godranno altre società , che con scaltrezza e disonestà promettono mari e monti e fulgide carriere sportive, ma …..ricordate che queste applicheranno rigide suddivisioni di merito. (élite, A, B, C………).
Infine un consiglio a tutti i genitori. L’ allenatore nel bene e nel male rappresenta una figura, grazie alla quale, i vostri ragazzi, imparano a crescere e si abituano allo “stare in gruppo” e a relazionarsi con figure autorevoli; quando saranno uomini, questo sarà all’ordine del giorno, nel difficile compito della vita. (Un professore, un capo ufficio, un capo reparto, etc…..). Ai vostri figli chiederanno impegno, studio, sacrificio, condivisione degli obiettivi, risultati di produzione, etc. Così è la vita, nessuno ti spiana la strada e ti regala un diploma, una laurea, un lavoro, successo e ricchezza. Bene, questi personaggi i vostri ragazzi non potranno sceglierseli a piacimento o voi sceglierli per lui, ma dovranno imparare a conviverci, accettandone pregi e difetti, imparando a collaborare, interloquire e soprattutto a dare per ricevere, non gettando mai la spugna nell’ angolo.
La volontà di allestire queste due squadre c’è, e sarebbe bellissimo vederle giocare, magari in notturna al “Prà delle Monaghe” con una bella spaghettata finale e commenti post partita, sul terrazzo della nuova sede. Se così non fosse, ripartiremo dai nostri magici primi calci e pulcini con la convinzione però che ora abbiamo un forte alleato in più: LA NOSTRA NUOVA SEDE!!!
Buona stagione a tutti.
Il presidente
Luca Leonardi
Accuse infamanti
Comunicato stampa direttivo A.C. Leno ore 21.35 del 03 /10/2013
Leggendo il comunicato n° 22 del
03/10/2013 della FIGC provinciale di Trento il direttivo è rimasto esterrefatto
di come la realtà possa essere piegata, violentata e distorta da un ragazzino
immaturo di 18 anni che del tutto arbitrariamente getta ombre e dubbi
sull’ operato della nostra società, dei suoi dirigenti e dei suoi giocatorii.
La nostra educazione, la nostra
formazione e la nostra vita vissuta nel mondo del lavoro e del
volontariato raccontano un'altra storia. La storia di una società relativamente
giovane che con i pochi mezzi e risorse a disposizione ha saputo raggiungere
traguardi sportivi ambiziosi sempre nel rispetto delle diversità culturali,
sociali, religiose e di origine. Tutto questo non solo a parole, ma con
fatti concreti e inequivocabili (l’ allenatore della nostra prima squadra
non è forse di origine Tunisina??). Mi dispiace ma questa gogna non la possiamo
accettare, questo soggetto va fermato per il bene sia della convivenza civile
che per il bene del nostro sport. In presenza di accuse così infamanti la
giustizia sportiva non può emettere sentenze pubbliche così pesanti senza un
contraddittorio. Ci si fermi, si indaghi, si raccolgano prove, si decida e poi
chi deve pagare paghi per le proprie colpe, ma in questo modo no! Il danno
provocato è troppo grande e insopportabile. Competenza, equilibrio, distacco e
maturità sono i requisiti minimi di un arbitro mandato sui campi di gara, un
giudice in sostanza imparziale e giusto
nel suo agire. Se mancano queste qualità morali noi non ci stiamo a farci giudicare e condannare da questa giustizia
sommaria e unilaterale. Ebbene il direttivo ad unanimità ha deciso di tutelare
se stessa e i suoi tesserati con ogni
mezzo e in tutte le sedi possibili per chiamare questo arbitro alla sua
responsabilità civile, affinchè non cavalchi più sull’ onda emotiva del momento
cavalli facili.
Riporto la corrispondenza avuta con la società U.S. Trambileno. Ognuno di voi si faccia la propria idea:
Buonasera Roberta,
scrivo a Lei perché rappresenta il mio unico contatto con la società U.S. Trambileno, grazie alla precedente corrispondenza intercorsa. Le sarei grato se mi fornisse i riferimenti dell’ attuale Presidente della società. Vorrei con questa mia, esprimere a Lui e a tutta la vostra dirigenza il mio rammarico e la mia delusione per l’ atteggiamento tenuto nei confronti della società che rappresento. Seppur non sia mai esistito un accordo scritto (che ritenevo non necessario), posso affermare almeno che c’ era un gentlemen's agreement tra le nostre società, inteso come accordo la cui caratteristica essenziale si basa sull'onore e sul rispetto della parola data. Con questo spirito due anni fa strinsi la mano al vostro presidente. Le vostre rimostranze nei confronti dell’ allenatore sono state discusse e accettate dal direttivo seppur senza l’ onere della prova con la sostituzione del “mister” per la prossima stagione. Dispiace che gli sforzi profusi in questi due ultimi anni da tutta la nostra dirigenza per rendere dignitosi e igenicamente fruibili gli spogliatoi di via Benacense anche per i vostri ragazzi siano vanificati in questo modo. Così facendo la ns. società si trova in difficoltà nell’ allestire la squadra giovanissimi che in certo qualmodo rappresenta la valle del Leno e i suoi territori a favore di società a cui interessano solo i numeri e la discriminante squadra A e squadra B.
Scusi lo sfogo ma ne sentivo la necessità
In bocca al lupo ai vostri ragazzi per la prossima stagione.
Presidente A.D.C. Leno
Ing. Luca Leonardi
Le rispondo personalmente, dato che all'incontro di inizio giugno con la Sign. Antonella, il Sign. Vicentini e il Sign. Buio ero presente io in rappresentanza del gruppo di Trambileno. Vorrei innanzitutto sottolineare che in quella sede non sono stati presi accordi sulla futura stagione calcistica, ma bensì si sono discusse alcune modalità dell'iscrizione quali il tesseramento dei ragazzi. In quella sede ho riportato ai rappresentanti della società le mie perplessità sull'intenzione di spostare i ragazzi del 99 al settore allievi, sia per motivi inerenti alla differenza di età con i giocatori delle altre squadre, sia per motivi logistici. In quella sede ho inoltre espresso il nostro condiviso parere (e non solo nostro) sul possibile allenatore, pur ribadendo più volte che il nostro non voleva essere un veto o una conditio sine qua non per l'iscrizione dei ragazzi.
Abbiamo nei giorni seguenti discusso tra noi la questione e valutato alcune proposte che ci sono pervenute, scegliendo quella che ci sembrava, per diversi motivi, la migliore per i nostri ragazzi, senza per questo sentire di tradire la Leno. L'US Trambileno ci ha sempre lasciati liberi di scegliere e l'accordo tra le due società andava rinnovato di anno in anno a discrezione di entrambe le parti. Mi spiace molto che Lei metta in discussione l'onore e la parola del nostro Presidente, che a sua volta ha messo a disposizione spazi e occasioni importanti per tutti i ragazzi.
Ci dispiace se la nostra scelta mette in difficoltà la squadra dei giovanissimi, ma siamo sicuri che, dato il buon nome della Vostra società, riuscirete sicuramente a formare la squadra.
Roberta
Cara sig,ra Roberta,
Non si dispiaccia cosi frequentemente. La Leno è abituata a “soffrire”, è nel suo DNA. Si, ha ragione, il buon nome della nostra società viene dai risultati sul campo. Vincitrice del campionato di 1° categoria 2008 e partecipazione al campionato di promozione 2009. Non poco per una piccola realtà di quartiere. Ora questa piccola “tegola” per accordi disattesi. Per carità se sapevo che l’ accordo come lo interpretate Voi prevedeva la vostra totale discrezionalità nel vagliare proposte di chicchessia forse quella stretta di mano ha avuto poco significato. Torno a ribadire: Peccato! Era il momento meno indicato e più delicato della nostra piu che ventennale storia: La nuova sede.
Se mi fa avere i riferimenti del presidente come richiesto nella mia precedente esternerò anche a lui la mia delusione.
Leonardi
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